Biografie:

John Francis Edward ACTON

 

Ammiraglio e uomo politico di origine irlandese, già al servizio del fratello di Carolina,  Leopoldo II di Toscana,  giunge a Napoli il 4 agosto del 1778 per riorganizzare la marina militare con la carica di Direttore della Real segreteria della Marina.

Il piano di rinnovamento che egli predispone e le considerevoli condizioni di degrado della marina richiedono molto più dei pochi mesi concessogli da Leopoldo II. Nel 1179 Carolina, che ha già deciso di farne uno dei suoi amanti, suggerisce al consorte, Re Ferdinando IV, di proporgli di restare per dirigere e gestire la ricostruzione della Marina Napoletana.

 

Acton "seppe prima degli altri comprendere che in Napoli la regina era tutto ed il re era un nulla" e accetta, ed inizia la realizzazione del programma di potenziamento della Flotta con l'apertura di nuove scuole nautiche e la costruzione di nuovo naviglio presso l'arsenale di Napoli. Nel 1784 iniziano i lavori per un nuovo cantiere navale "Il Real Cantiere di Castellammare di Stabia".

 

John Francis Edward Acton (Besançon 1736 - Palermo 1811)

 

Philip Hackert :

Varo del vascello "Partenope" dal cantiere di Castellammare

L’appoggio di Maria Carolina lo porta in breve tempo alle maggiori cariche del governo e nel 1789 diviene Ministro degli Esteri, ma con funzioni di Presidente del Consiglio.

Sostenuto nella sua politica dall'ambasciatore inglese Sir William Hamilton e dalla di lui moglie, Lady Emma, amica intima e confidente della regina, orienta la politica della corte verso l'alleanza con l'Austria e l'Inghilterra. Diviene un accanito persecutore degli oppositori attuando e sostenendo una politica di forte conservatorismo e repressione.

 

Ombre e sospetti cadono sulla sua figura: viene sospettato di avere ordito le accuse nei confronti di Luigi de Medici per fermarne l'ascesa politica e della morte del principe di Caramanico, Viceré di Sicilia, ex amante di Carolina.

Nel dicembre del 1798, con i francesi alle porte di Napoli e l'esercito napoletano in rotta, è tra quanti abbandonano Napoli per rifugiarsi in Sicilia. Dopo la fine della Repubblica Napoletana si dimostra solerte funzionario nell'organizzare la macchina repressiva e sanguinaria voluta da Carolina e da Ferdinando IV.

A 64 anni, ormai canuto e vegliardo, sposa una nipote tredicenne dalla quale ha due figli.

Col ritorno dei Francesi a Napoli nel 1806 Acton va in Sicilia per ritirarsi poco dopo dalla politica.

 

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