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Indirizzo dei patrioti napoletani ai francesi.

I patrioti di Napoli dopo di avere sperato lungamente che una guerra tra la Repubblica Francese, ed il loro tiranno avesse sottratto questa bella parte d'Italia al giogo del più feroce dispotismo, vedono ora aumentate le loro speranze coi trattato di pace di già conchiuso e con l'arrivo dei Ministro Francese che suppone ristabilita fra i due Governi la più perfetta armonia. Essi aspetteranno in silenzio il momento della vendetta, allorché la disperazione dei popoli appressi giungerà al suo colmo; ma intanto essi vogliono meritarsi la benevolenza della Repubblica Francese collo svelare i torti ch'essa ha ricevuti e che riceve tuttavia da questa Corte.

Il Governo di Napoli è il più perfido nemico che abbia la Repubblica Francese; un odio eterno ai principii da essa stabiliti e la distruzione dei suo Governo sono i principali punti ai quali stan fisse le sue mire. E’ inutile di rammentarvi che nel trattato di Pilnitz  nel tradimento di Dumouriez, in quello di Tolone, ed in tutti gli altri intrighi di Pitt il Governo di Napoli sia stato uno dei principali Agenti. Tre volte vi ha giurato fedeltà e amicizia, per ben tre volte ha mancato alle sue promesse.

Se il trattato di Pace conchiuso con questa Corte non permette al Direttorio di tornare in dietro sopra ciò che si è fatto, non deve mai perdere di vista le intenzioni e la condotta di questo governo.

Guardatevi di lui, le sue espressioni, le sue vili sottomissioni non sono che lacci tesi alla sincerità del Governo Francese. E come dubitarne dopo la condotta tenuta dal momento istesso della conclusione della pace?

 

1° La maggior parte degli articoli pubblici non è stata mai eseguita. Proibito di non dar provvisione agl'Inglesi, tre bastimenti di grano, ed altri generi sono stati spediti dal Barone Farina a Giacinto Cafieri, da Castellammare in Genova col pretesto di spedirli all'accantonamento di Gaeta, ma appena usciti le bocche di Capri furono consegnati ad una fregata Inglese che li condusse a Porto Ferraio. Un'altra fregata Inglese fu provveduta nel nostro porto di cordami, alberi ed altri generi. In Febbraio mille cantaia di carne salata e duecento bovi furono imbarcati sopra due bastimenti Inglesi con bandiera Ragusea. Altri carichi per diversi porti d'Italia sono poi andati ad approvisionare gli Inglesi a Portoferraio.

 


2° Quei che hanno rubato le carte a Makau, passeggiano la capitale protetti dal Governo; all'incontro sotto gli occhi di Verninac sono stati imprigionati gli uomini più virtuosi che lo avevano servito per essersi ricusati al Governo ed a Pignatelli, di fargli la spia, dopo la sua partenza sono stati arrestati e cacciati dal Regno.

 

3° Le truppe aumentano ogni giorno, e gli ordini che si danno in contrario non sono eseguiti; continue sono le spedizioni di artiglieria agli accantonamenti, questi esisteranno, perché ha detto il Re fino a tanto che esisterà un Francese in Italia.

 

4° Questa Corte ha avuto la massima influenza nella cospirazione del Governo Veneto contro l'Armata d'Italia. Era degno di osservare il movimento, che regnava nel tempo che si organizzava questo disegno fra la Regina, Acton, Hamilton, sua moglie, e l'Ex vicerè di Corsica Ellist. Un'altra prova delle poche sincere intenzioni del Governo verso la Francia si desume dalla persecuzione dei suoi partigiani, degli Amatori dei principii democratici, degli ardenti difensori dell'Umanità, gementi fra le catene.

Tutti questi, o sono nelle prigioni, o emigrati, o se sono liberi, vi sono fra i palpiti di essere ad ogni momento arrestati. Si è dato a credere al Governo Francese che i detenuti non lo sono per le loro opinioni politiche; ma per aver formato una setta all'oggetto di detronizzare il Re per mettere al suo luogo Medici, che n'era il capo. Vi lascerete voi sedurre da così falsa assertiva?

Medici non era nè repubblicano, nè rivoluzionario. Medici temperato nel delitto di una insaziabile ambizione, che ha mandato tre patrioti al patibolo e condannato a pene terribili trecento dei loro compagni, si vedrà ora confuso, con i modelli della virtù?

Medici non cospirava contro la Monarchia, egli non si dirigeva che contro Acton; ed il Principe di Caramanico lo sosteneva. Acton informato di questa trama dal Segretario d'Ambasciata in Sicilia fece per di lui mezzo avvelenare il Viceré e s'impossessò delle sue carte. Restava ad abbattere Medici; impresa difficile perchè la Regina si era perdutamente innamorata. Bisognava trovare un modo che superasse le forze della sua passione, e questo fu di farlo credere partigiano dei Francesi e l'accusò come cospiratore contro le vite dei Sovrani, e contro il Trono. Organizzò a tale effetto le denunzie, sedusse i testimoni e li fece tutti sentire in una udienza segreta della Regina. Le loro deposizioni la convinsero dell'esistenza della congiura. Persuasa Messalina, il colpo era sicuro, Claudio doveva sottoscrivere e sottoscrisse di fatto l'arresto di Medici. Per meglio imporne al Re, la Scimmia di Pitt volle fare esaminare l'accusa da un consiglio la di cui maggiorità dei voti era a lui venduta.

Dichiarato Medici cospiratore conveniva dargli dei complici in numero proporzionato all'esecuzione del piano. Questi furono trovati nei partigiani dei Francesi ed ecco stabilita la giunta d'inquisizione ed ordinata la persecuzione contro le più oneste ed illuminate persone del Regno.

Il partito francese erasi bene esteso dopo la venuta di Latouche, di Makau, di Cacault. Si facevano ogni giorno dei Proseliti a proporzione che si spandevano i lumi. Molti dei più arditi furono i primi esposti all'accanimento dell'inquisizione. Un indulto illimitato de' delatori comprati, o sedotti sono i mezzi di cui i due satelliti del nostro Sejano, Vanni e Castelcicala, si sono serviti per portare innanzi le procedure.

Bentosto furono popolate le nostre bastiglie, e sono due anni e mezzo che centinaia di uomini virtuosi vivono nella più penosa esistenza. Quali sono intanto i delitti dei quali sono accusati? Esaminiamo se corrispondono a quelli che si dovrebbero avere se fusse vera la supposta setta. Ecco di che sono formati gl'interrogatorii:

D'essere stati a bordo dei Vascelli Francesi comandati da Latouche, d'essere intervenuti ai pranzi da lui dati, di aver partecipato della gioia dei Repubblicani, d'aver dato delle cene a Latouche, ed ai suoi compagni, d'averli ricevuti all'Accademia della Chimica, d'aver letto in loro compagnia il Monitore ed altri fogli patriottici, d'aver mostrato compiacenza della morte del Re; ed aver prestato assistenza al Ministro Makau, d'aver frequentato le sue compagnie; quella di Cacault e di altri Repubblicani, di qui cacciati al momento della dichiarazione; di aver finalmente parlato in favore dei Francesi, ed aver goduto delle loro vittorie.

E' contro Medici, o contro i Francesi che si forma il processo? La risposta è facilissima: la persecuzione dei patrioti serve per saziare la rabbia di Messalina contro i Francesi. Seiano poi punisce, con questi, Medici suo competitore. Intanto tutto il peso ricade sopra i patrioti, sopra gli amici, sopra quelli che hanno abbracciato il vostro partito, non solo per loro utile, ma per agevolarvi ad assodare il vostro Governo. Da qual fulmine sarebbero essi colpiti, se sapessero che i Francesi li hanno abbandonati? Questo dolore però non è figlio della viltà, né di un personale interesse. Se il sangue dei Patrioti detenuti serve per il mantenimento della Repubblica spargetelo senza riserva. Voi non sentirete che questo grido: «Tutti siamo contenti di morire per la nostra patria, ma non sacrificate i vostri compagni per conservare il vostro più capitale nemico». Tal che non vi si domanda se è al Re di Napoli o ai Patriotti, che la Francia ha dichiarata la guerra.

La nazione napoletana è persuasa, che i Francesi non hanno abbandonato i detenuti. Crede che esiste un articolo che li riguarda, e non sa persuadersi che non si sia di qui preteso ciò che si è preteso fin dalle potenze neutrali. Questo incanto però non potrà molto durare.

La venuta della Principessa scioglierà ogni illusione. I disegni di questa Corte, ora che è obbliigata a ricevervi, sono d'isolarvi intieramente, ed i Francesi, amati e rispettati da per tutto, non verranno in Napoli che per essere disprezzati ed isolati. Ciò non nasce dalla volontà dei cittadinii, che ardono di fraternizzare con voi; ma da quella del Governo. Ecco il linguaggio di Acton nelle sue compagnie confidenziali: Quanto è ingrata questa Napoli al suo Governo! Mentre si è fatta una pace vantaggiosa si cerca di sindacarla, supponendosi gli articoli segreti. Il fatto li convincerà del contrario, e vedranno i partigiani dei Francesi quanto si sono ingannati nei loro calcoli, e come saranno male appoggiati prestando fede a chi non ha detto una sola parola per salvarli.

La Regina dal suo lato ha già fissato la maniera con la quale deve essere trattato il vostro Ministro. Ecco come si è espressa: M. Canclaux è per arrivare, quest'è un Ministro della Repubblica Francese. Giacché tutti i coalizzati hanno voluto mettere la spada nel fodero, è d'uopo che la rimettiamo ancora noi.

Bisognerà dunque soffrirlo per quest'altro poco di tempo, che durerà la Repubblica Francese. Andate a fargli visita e conducetevi con lui, non come si deve trattare con un Ambasciatore di Vienna o con l'Inviato di Inghilterra, ma come l'Incaricato di Spagna o il passato Ministro di Russia (soggetti odiati dalla Corte).

Con queste orribili prevenzioni, sicuro di non aver sostegno dei Francesi, chi userà trattare un Repubblicano? E’ viva ancora la memoria degli esempi passati; gli amici di Latouche, di Mackau e di Cacault sono ancora nelle prigioni: quelli di Pommereuil subiscono lo stesso destino. Le spie, dalle quali sono circondati i Francesi, comandano la diffidenza, l'istesso Ministro la tiene nel suo seno. La Corte fingendo di dargli una prova d'attaccamento gli ha situato vicino il Barone e la Baronessa Acton. Chi non teme di solo vedere il Generale Canclaux, quando gli siede al fianco un traditore della Francia, fuggito colla cassa militare da uno squadrone di Usseri da lui comandati al principio della Rivoluzione? Se dopo che il Generale Canclaux avrà presentate le sue credenziali, la giunta d'Inquisizione resta ancora in piedi, chi oserà mai d'avvicinarsi ai Francesi? Fate attenzione all'editto ultimamente affisso e vedrete qual veleno si nutre contro i vostri amici e partigiani. Con quest'editto sono proibiti i Clubs e le Assemblee massoniche, nelle quali si tratti contro il Governo. Meglio però si scuopre il veleno in ciò che leggesi nello stesso editto:

Il Governo intende anche proibite quelle Società che possono avere della simililudine o dell'analogia coi Clubs, colle Assemblee Massoniche.

Qual vasto campo non apre all'Inquisizione un tale editto? Chi vorrà ricevere in sua casa due o tre Francesi sicuro di essere arrestato per avere tenuto delle Società analoghe ai Clubs, o alle Assemblee Massoniche?

Qual commercio faranno essi coi nazionali se saranno guardati con spavento? Se il decoro di una nazione potente tante volte offesa da questo Governo, se la voce dell'Umanità non muove il Direttorio esecutivo a cambiar condotta, lo muovano almeno gl'interessi degl'Individui che Governano, e che saranno obbligati a vivere in questo regno. Il nostro zelo per il bene dell'Umanità, l'attaccamento alla Repubblica Francese, la stima per i fedeli Patriotti che la difendono e la sostengono, ci hanno indotto a manifestarvi tutti gli intrighi che qui si ordiscono contro i Francesi, ed i loro partigiani.

Noi vi parliamo a nome di molte centinaia di individui che sono ora nei ferri a causa delle loro opinioni, politiche, a nome di tutte le persone intelligenti che chiedono da voi vendetta.

Unitevi ad essi in momenti così terribili, come si sono uniti alla Francia in tutti i pericoli della rivoluzione. Il vostro premio, o cittadini, è fissato: questo è nella riconoscenza e nella gratitudine di tutti i Patrioti, che sono nel Regno di Napoli, il cui numero è bastantemente esteso, ma non manca che la causa che li possa riunire. Interessatevi per essi, e ricordate al Direttorio Esecutivo, come al Generale Buonaparte, che se questa Corte non può combattere colle Armi la Repubblica Francese, essa ha tanti intrighi e tanta cattiva fede, che possono bene tenergli luogo d'Armata.

 

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