LIBERTA'                                                                                

EGUAGLIANZA

IL VERO  REPUBBLICANO

Num. 4

Repubblica Francese dal Quartier Generale di Napoli li 25 Germile.

Il Commessario del Governo Francese al Popolo Napoletano.

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Napoli 4 Fiorile anno 7 Commessione Legislativa

Considerando, che l'energia de' bravi nostri Repubblicani, qualora sia ben diretta, basta ad assicurar fermamente la nostra libertà contra di qualunque sforzo degl'interni nemici.

Considerando, che, per le nere trame, e perfide arti di pochi nemici della tranquillità, e del pubblico bene sì è introdotto qualche disordine nella Guardia Nazionale.

1. Tutte le leggi pubblicate finora per la Guardia Nazionale restano in vigore, salvo per quelle cose, che ci trovassero mutate colle disposizioni di questa legge, la quale sarà solo per questa Centrale per ora, fino a che si sia con opportune modificazioni adattata benanche a' Dipartimenti.

2. Tutti i Cittadini di questa Centrale da'sedici a'sessant'anni inclusive sono compresi nella Guardia Nazionale.

3. Le Municipalità coll'assistenza de'Parrochi, e de' Capitani di Ottina presenteranno fra dodici giorni la nota coll'abitazioni di tutti i Cittadini da'sedici a sessant'anni.

4. Non sono compresi nella Guardia Nazionale i giornalieri, e gli altri indigenti, non gli storpi, i ciechi, aneurismatici, cioè quei, che soffrono dilatazione di arteria, epilettici, ed idropici: e questi saranno esentati dopo l'esame fatto da tre Professori di Medicina probi, e di conosciuto civismo.

5. I compresi nella Guardia Nazionale saranno divisi in due classi, una sedentaria, e l'altra attiva. Quei della classe sedentaria non sono tenuti al servizio personale, ma solo a pagare una certa somma al mese: quei della classe attiva saranno tenuti al servizio personale, senza che se ne possano esentare con qualunque pagamento.

6. Degli ascritti nella classe attiva si formeranno sei Legioni. Ogni Legione avrà un Quartier Generale: saranno ascritti in ciascuna Legione gl'invidui, che si trovino ad abitare più vicino al Quartiere, per quanto lo permetteranno le circostanze.

7. Spetterà alla Piana Maggiore della Guardia Nazionale di assegnare alla classe attiva, o alla sedentaria gl'individui notati nella Guardia Nazionale, e rimarrà risponsabile della scelta.

8. Ciascuno della classe sedentaria pagherà trentacinque grani effettivi al mese per quel servizio attivo, che non presterà alla Patira.

9. I Preti non indigenti, i Monaci di qualunque carattere, ed osservanza, eccetto i Mendicanti non possidenti, saranno nella classe sedentaria, e pagheranno come gli altri, che sono in essa. Se alcuno di loro in vece di pagare, vorrà fare il servizio personale glie se ne lascia la piena libertà, purchè venga creduto atto dalla Piana Maggiore.

10. I Funzionarj pubblici, cioè i membri dei due poteri Legislativo, ed Esecutivo, i Ministri, ed i Segretari Generali sono nella classe sedentaria fra i contribuenti.

11. Gl'impiegati al servizio della Repubblica sono nella classe attiva, e saranno ammessi fra i contribuenti nel solo caso, che qualche giusta cagione non permetta loro di fare il servizio personale.

12. Quei fra gl'impiegati, che abbiano qualche posto nella Guardia Nazionale, qualora non bene adempiano ai doveri loro dell'una, e dell'altra carica, saranno costretti dalla Piana Maggiore a rinunziare al posto della Guardia Nazionale, ed allora faranno il servizio personale, se non vengano per giuste cagioni ammessi fra i contribuenti.

13. 1 Funzionari pubblici, che avessero qualche posto nella Guardia Nazionale, ne sono privati con questa legge.

14. Nessun Cittadino della classe attiva può dispensarsi dalla sua Guardia senza il permesso del suo Capitano, il quale dovrà in iscritto dar conto al suo Capo di Legione de' motivi che l'avranno indotto ad accordare quel permesso.

15. Coloro, che senza permesso del loro Capitano mancheranno alla Guardia, saranno puniti a tenore delle leggi militari. Perché non si dia luogo a'pretesti, i Generali, e gli Aiutanti Generali restano incaricati sotto la più stretta risponsabilità dì prendere tutti glì espedienti più facili, e pronti, acciò si sappia due giorni prima la volta del rispettivo servizio.

16. L'Amministrazione Militare im iegherà dietro i convenevoli

informi buona porzione del denaro ricavato dai contribuenti ìn ricompesare le fatiche straordinarie di quei Cittadini, che dotati di vero animo Repubblicano, ed ardenti di sincero amor della Patria, mancano di beni di fortuna, e vivono coi propri travagli.

17. Tutti coloro, che non essendo Cittadini della Repubblica Napoletana, vogliono essere ammessi al servizio attivo della Guardia Nazionale, debbono ottenere il permesso della Piana Maggiore, che non l'accorderà, se non sull'attestato di civismo in iscritto di tre onesti cogniti Cittadini, e colla risponsabilità loro.

18. Gli stranieri non possono aver posto nella Piana Maggiore.

19. A capo dì sei mesi, cioè ai 30 Vendemmiatore, i Comuni in ogni Compagnia avranno il dritto di scegliersi il loro Capitano, i Tenenti e Bassi Ufficiali a maggioranza di voti segreti. La scelta si farà ogni tre mesi, ma si può essere confermato per una sola volta.

20. Chi non è confermato ritorna fra i Comuni a fare il servizio personale, ma dopo tre mesi può essere di nuovo eletto.

21. 1 Generali, gli Aiutanti Generali, i Capi di Legioni, i Capi di Battaglione, e gl'Istruttori non potranno essere interinamente scelti, se non dal governo sull'approvazione del Generale in capo Francese o del Commessario Ordinatore.

22. Dal primo Vendemmiatore in poi gli Uffiziali della Piana Maggiore, compresovi il Generale, non potranno stare nel loro posto, se non per sei mesi. Potranno essere confermati, ma per una volta sola. Cessato, che avranno di essere in posto, dovranno fare il servizìo personale de' Comuni, senza poter essere rieletti per Uffiziali di qualunque grado, se non dopo tre mesi.

23. La legge allora stabilirà da chi debbano essere fatte l'elezioni del Generale, e della Piana Maggiore, ed in che modo debbano farsi.

24. Chi ascritto nella classe attiva non porti o l'uniforme, o il nastro tricolore al braccio sinistro, sarà punito la prima volta con pena non minore di otto giorni di arresto, e maggiore, se concorrano circostanze gravanti. La seconda volta con quindici giorni di arresto in un Castello e collo stare in due volte del suo servizio dentro il Quartiere senza coccarda nè altri civico distintivo, o senza poter nè pattugliare, nè far sentinella. La terza volta sarà punito di un anno di arresto in un Castello.

25. Sarà punito come traditore della Patria chi al battersi della generale non si presenta al suo Quartiere.

26. Se un Cittadino della classe attiva sarà trovato con patente falsa, sarà punito la prima volta con un anno di ferri, e la seconda colla pena di tre.

27. Niun Cittadino potrà ottenere impieghi politici o militari, senza essere ascritto alla Guardia Nazionale, eccetto coloro, che sono esentati dalla legge.

28. Gli ascritti alla Guardia Nazionale attiva debbono in eguaglianza di meriti essere preferiti agli altri negl'impieghi politici, e militari.

29. Resta sempre da oggi innanzi un abitrio della Piana Maggiore di prendere dai registri generali della coscrizione tutti quegl'individui, che stimerà idonei per lo servizio attivo, malgrado qualunque esenzione finora accordata.

30. De'sei capi di Legione, e de'dodici capi di Battaglione due al giorno saranno d'ispezione. Sarà loro dovere di girare in tutte le ore per tutti i posti di questa Centrale, prendendo esatto conto dal Capoposto, della gente mancante, e di ogni altra novità, e ne faranno rapporto ai Generali, per darsi da costoro le necessarie provvidenze. Dei casi più rilevanti i Generali daranno parte al Dicastero Centrale.

31. Si procederà colla massima attività alla formazione delle altre tre Legioni.

32. Si permette ai giovani della Guardia Civica attiva di formare una Legione di Guardia Civica a cavallo, che non potrà oltrepassare il numero di dugento. Essi faranno a cavallo il servizio della Guardia Nazionale, attiva; ma questa Truppa, a cavallo sarà dismessa, ed i suoi individui rientreranno nella Guardia Nazionale attiva a piedi, tosto che la Repubblica avrà una Cavalleria di linea, o la Giandarmeria a cavallo.

33. La cura di formare, e dirigere questa Cavalleria è commessa a'Generali della Guardia Nazionale, che risponderanno alla scelta dei soggetti.

34. 1 Capi della Guardia Civica a cavallo destineranno ogni notte due individui per ciascun Quartiere generale per la pronta corrispondenza dei Quartieri fra loro.


35. Restano incaricati della esecuzione rigorosa di questa legge i Generali, ed Aiutanti Generali della Guardia Nazionale, che dovranno ogni due giorni avvisare in iscritto il Governo del progresso delle loro operazioni, e dello stato della Guardia Nazionale: siccome i Municipalisti restano risponsabili della pronta esazione dei grani 35 al mese da ogni contribuente.

36. La Guardia Nazionale attiva monterà alle ore ventitre Italiane.

37. Si debbono esercitare le Truppe Nazionali due volte la settimana senza meno tanto negli esercizi militari, quanto nel maneggio delle armi bianche. Vi sarà perciò un numero opportuno d'istruttori militari, e di maestri d'armi.

38. Vi sarà ogni mese irremisibilmente una rivista generale di tutta la Guardia Nazionale attiva da farsi da

Generale, che la fisserà nei giorni, ne'quali riuscirà meno grave ai comuni attivi della Guardia Nazionale.

39. 1 contribuenti non possono portare armi di qualunque sorta sieno, nè detenerle in casa, sotto le pene comminate dalle leggi. Ne sono eccettuati i funzionari pubblici, e gl'impiegati della Repubblica, che possono portare, e detenere armi per uso loro individuale.

40. La Giandarmeria del Comune di Napoli rimane per ora su piede in cui si trova, attesa l'urgenza del servizio interno. Ma fissata appena l'organizzazione della Guardia Nazionale dei Comuni, e dei Cantoni, sarà messa sul piede dei Giandarmi de'Dipartimenti.

41. Nei Comuni e nei Cantoni marittimi gli Artiglieri di costa formeranno parte della Guardia Nazionale, in modo che qualora si trovino a prestare servizio attivo, vi sia sempre altra forza civica attiva per la sicurezza del servizio interno. Questi Artiglieri di costa si formeranno giusta il prescritto del decreto in data de' 20 Piovoso; e la parte addetta al servizio Civico attivo si organizzerà secondo i divisamenti generali sopraindicati.

42. La Piana Maggiore resta incaricata sotto la sua responsabilità di prendere le misure più proprie per assicurare la custodia, ed il buono stato della armi, e delle munizioni.


Contabilità della Guardia Nazionale del Comune di Napoli.

1. Le Municipalità sono incaricate dell'esazione delle 35 grana al mese da ciascuno de' cotribuenti, che sono nel loro Cantone.

2. A capo di ogni dieci giorni, principiando a contarsi dal primo Fiorile, le Municipalità saranno obbligate a versare nella Cassa della Guardia Nazionale tutto il denaro ricavato da'contribuenti, riscotendone ricevuta dagli Amministratori della Cassa Militare.

3. Le Municipalità vengono autorizzate d'incaricare tre de' [più] probi Cittadini del loro Cantone per facilitare l'esazione di quel che debbono pagare i contribuenti.

4. In ogni fine di mese le Municipalità, daranno i conti all'Amministrazione della Guardia Nazionale del denaro riscosso, confrontato con quello,che doveano esigere, e il non esatto, sarà pagato da esse.

5. Vi sarà una Cassa d'introito, e d'esito diretta da un Consiglio di Amministrazione composto da tre Capi di Legione mutabili ogni sei mesi, e da un Tesoriere senza voto, dovendo presedere nelle sedute il Generale in secondo della Guardia Nazionale.

6. Il Tesoriere verserà in Cassa la somma proveniente dai pagamenti delle grana 35 al mese.

7. Tutti i controbandi, che saranno presi dalla Guardia Nazionale, si verseranno nella Cassa Nazionale. La Nazione poi dal ritratto di tali controbandi farà delle gratificazioni a quei Cittadini, che si saranno distinti nella Guardia Nazionale.

8. Non si farà alcun esito dalla Cassa, senza la firma di tutti i sette membri del Consiglio di Amministrazione.

9. La Cassa sarà chiusa a tre chiavi, una di esse resterà in mano del Generale in secondo, la seconda presso dell'Aiutante Generale, che la cambierà ogni mese per turno coll'altro suo compagno, e la terza sarà in potere del Tesoriere.

10. Si terranno tre diversi registri, il primo d'introito, ed esito di Cassa; il secondo in cui si vedranno segnate tutte le quote pagate dai contribuenti, il terzo in fine rileverà l'impiego delle somme erogate sulla determinazione del Consiglio di Amministrazione.

11. La Commessione Esecutiva è incaricata della promulgazione, e pronta esecuzione di questa Legge = PAGANO Presidente = RUSSO Seg.

Approvato dal Commissario del Governo Francese. Napoli Addì 8 Fiorile anno 7 = ABRIAL.

Mercoledì mattina 12 Fiorile il Sacerdote Gaetano Carcani rifletteva nella sala del Palazzo Nazionale, a canto a quella della com. Leg., che il prete nasce prima Cittadino, e perciò dee difendere la Patria; l'approvarono tutti gli astanti, fra' quali molti preti, e l'Autore di questo Giornale; il quale soggiunse, che i Rappresentanti doveano essere i primi a dar l'esempio della coscrizione, giacchè l'uomo è un'animale Imitatore:

Sìmio quam turpis simillima bestia nobis;
e si muove soprattutto dall'esempio de' capi:
Et Regis ad exemplum totus convertitur orbìs;

La Commessione Esecutiva alla Guardia Nazionale.

«Bravi difensori della Patria e della Libertà il vostro energico patriottismo ha accelerato il dì felice, che a voi dovea affidare la salute della Repubblica. Sì voi siete degni di conservare questo sacro, e prezioso deposito. Il sostenitore della nostra libertà, ed indipendenza, il bravo General Macdonald, con sua piena soddisfazione, in questo stesso gìorno, lo ha assicurato al Governo della Repubblica Napoletana. Egli vi ha giudicati capaci di mantenere la tranquillità interna, di affrontare coraggiosamente ogni nemico esteriore, ed ha promesso d'impiegar tutte le sue cure per condurvi alla perfezion militare Quanto giubìlo apporta una sì grata testimonianza nel cuore di tutt'i Repubblicani, altrettanto avvilimento reca a' depravati, e dispreggevoli nemici della Libertà. Cittadini, l'aspettativa di tutta la nazione èriposta sopra di voi, e voi vì renderete sempre più meritevoli della sua confidenza. Unitevì tuttì, bravi patriotti; l'amor della Patria sia il distintivo de' suoi figli. Concorrete colle vostre virtù a consolidare la Repubblica, e a sostenere l'energiche operazioni dei' suoi Rappresentanti, che si occupano degli oggetti interessanti della Legislatura, delle Finanze, e delle forze terrestri, e marittime di essa, per restituirla alla sua floridezza, e formar la felicità del Popolo, e delle Nazioni commercianti. I nostri antenati liberi si distinsero fra gli altri popolì e per valore, e per scienze, e per ogni virtù sociale. Noi, che abbiamo stabilita la nostra libertà su di basi più inconcusse, li sorpasseremo, e '1 suolo della libertà non sarà più infestato dai mostri, che ne abbiamo espulsi, e che disonorano la specie umana.» = D'AGNESE Presidente = CARCANI (FERD.) Seg. Gen. (Rammentiamo al Segr. le date).

 

La Commessione Esecutiva al Popolo Napoletano. Il 6 Fiorile, anno 7 Repubblicano

«Cittadini. I nostri antenati furono felici, furono liberi.

Ancor vi si presenta sotto gli occhi l'imagine del cavallo brioso, che liberamente corre nel campo, simbolo della loro libertà. Noi siamo ugualmente liberi, e maggior felicità ci attende, perchè la base della nostra libertà non ha i difetti, che condussero i nostri maggiori a piegare sotto il giogo de' tiranni, che noi coraggiosamente abbiam fatto sparire da questo suolo. Essi sanno, che più non vi rimettono il piede, e perciò non spirano, che sangue, ruina, e distruzione. GI'infami allarmisti, ed un branco di perfidi schiavi Inglesi, che essi alimentano colle sostanze a voi rapite, sono i mezzi, che impiegano per desolarvi. I primi si prestano alla rabbia de' tiranni, perchè pieni di vizj, che li rendono abominevoli alla società, non possono alimentarsi, che colla tirannia; i secondi son di loro natura i nemici dell'uomo. Osservate la Storia, e troverete ad ogni pagina le marche del loro furor bestiale contro i proprj Concittadini d'Irlanda, e di Scozia. Esaminate la penultima guerra, e vedrete quanti mali cagionarono alle Colonie Americane composte di Cittadini usciti dal seno della loro comune Patria. Riandate i fatti della guerra presente, e troverete, che nella loro rabbia le bestie le più feroci non portano la distruzione al punto, che essi la conducono. Nelle griffe di questi mostri vi vuol gettare la disperazione de' vostri fuggiaschi tiranni sotto la falsa apparenza di minorarvi i mali, che vi han cagionati. Aprite gli occhi, bravi e pacifici Cittadini, ed esaminate a che tendono le mensogniere voci, che essi spargono. Conosciuta questa gran verità, unitevi tutti alla voce della Patria, e delle vostre innocenti famiglie, e portate il pugnale di Bruto nel seno de' nemici vostri, e della Libertà. Il Governo veglia alla vostra sicurezza, ed intrepido al suo posto prepara i mezzi della vostra felicità. Guai ai realisti, ed anarchisti, e specialmente a quei miserabili, che hanno intelligenza coi nemici della Libertà, e che di nascosto concertano con essi. La legge militare va a fiilminarli colla morte. » = ERCOLE D'AGNESE Presidente = CARCANI (FERD.) Seg. Gen.

Si vuole disfatta da' Patrioti la principal masnada Calabrese.

A 13 Fiorile si sono invitati i Cittadini ad ascriversi alla Truppa di Marina nella Darsena; a'  14 i Patrioti ad ascriversi contro gl'insurgenti di Bari, e Lecce nella Spezieria di S. Spirito; e a' 15 si è proibita la Traduzione dell'empio scostumato libro: Teresa la Filosofa; si èarrestato il Traduttore, si sono confiscate quasi tutte le copie, e si sono invitati i Cittadini a fare scovrire le rimanenti.

Sciarpa birro del Tiranno in Salerno è stato con sua masnada disfatto nel Tito; i Sorrentini ribelli sono stati domati, col pagamento di una imposizione, e colla morte di tre Francesi. Si sentono nuovi movimenti a Cava, Salerno, e S. Severino, perchè gl'insurgenti all'approssimarsi i Francesi se ne fuggono nelle montagne, e poi tornano.

Varie date dall'Italia, e fuori portano gran battaglie vinte da' Francesi contra l'imperadore, anche facendo uso della bajonetta Repubblicana, ma con gran resistenza: una delle cause della resistenza può essere la presenza, o la vicinanza del Principe Carlo; il quale per altro fuggì tempo addietro, ed à corso ora gran pericolo di restar prigioniero, anzi per altra via si è sparso, ch'è stato ferito, ed egli, e Laudon prigionieri, e'1 loro grand'esercito distrutto. Polacchi, gli Svizzeri, i Cisalpini, e i Piemontesi si mostrano degni di combattere per la libertà. E i Napoletani che faranno? Fuggiranno [invece] di andare al Quartiere?

PALERMO 16 Marzo 1799. Si è ordinata una leva di 18,000 uomini scelti per l'attaccamento al Re, e sarà tolta la guardia civica sospetta. E giunto un convoglio Inglese di 3,000 uomini, che sono passati di guarnigione a Messina". L'Ammiraglio Nelson, nostro Cittadino, ha ricevuto dall'Imperatore delle Russie un'officiosa lettera con tabacchiera d'oro, omata del di lui ritratto, e di diamanti, per la vittoria navale contra i Francesi.

(Imbecille Ferdinando! non t'accorgi che gl'Inglesi ti spogliano de' tesori, e delle fortezze, e ti tengono già nelle catene. Tu mi facesti un tempo del bene (compensato per altro con grave usura col male) e perciò da vero Cristiano, e Repubblicano ti dico: Va a Pekin, co'tuoi, o piuttosto nostri milioni, lascia l'odiata furia, ivi fingiti mercante, negozia, divertiti alla caccia, ed in altro, che tu fai; e vivi felice, e libero quanto potrai; altrimenti l'infelicità, la miseria almeno ti aspettano; e tu sai la fine de' tuoi parenti).

MILANO 19 Germile. Si aspettano a momenti 30 mila uomini dall'interno della Francia, i quali ànno di già passato il Moncenis, e sono a quest'ora sul Piemonte. Si dice, che venga il bravo Jubert, (sic) seguito pure dal Gen. Augereau, che tanto l'Italia conosce". Le Guardie Nazionali delle Repubbliche Italiche fanno gara di coraggio, e di patriotismo. Da tutte le parti volano nelle Armate Francesi per provarsi col nemico. Si distinguono fra tutte le Guardie Nazionali di Bologna, e di Reggio. Sono partite spontaneamente diverse compagnie per prendere parte attiva nella difesa della Italia, minacciata da'barbari, i quali credono vincere col furore del Vandalismo l'entusiasmo della libertà. Bologna ha mandati più di 1000 altri uomini. Altri 2000 sono pronti pur qui .

Ivi 21 Germile. Per parte della Svizzera arrivano delle notizie consolantissime relativamente all'Armata, che comanda Jourdan. Il Gen. Serrurier à battuto il nemico sotto Verona, e verso Peschiera. Si vuole che abbia fatti 3 mila prigionieri. Se ne aspettano i dettagli.

Il Corpo Legislativo à comunicata e riconcentrata tutta l'autorità nel D. E. perchè provveda a'bisogni urgentissimi del momento. Si è creduto esser necessario in certe circostanze il non separare i poteri del Governo. I consigli, e le discussioni suppongono la tranquillità e la sicurezza; e i principj che debbono regolarli non ànno mai compiuta la rivoluzione. Questa à bisogno di certe massime, cui solo può giustificare la pubblica salute. Non si riformano i Governi senza scosse violente, e queste non possono essere l'oggetto di un corpo Legislativo, esposto al guardo del pubblico, che spesso non può, nè deve essere a giorno dell'operazioni, che esige il momento, ec. Ma al contrario la lentezza, e la confusione sono compagne ordinarie dell'unione de' due poteri; e i Cittadini sono trattenuti ad esporTe le loro ragioni modificanti, o ripulsanti le leggi dal potere di chi le fa; e le operazioni, che esige il momento sono di pertinenza del corpo esecutivo.

Si dice comunemente, che i vantaggi riportati dal nemico sulle Armate Repubblicane d'Italia siano dovuti all'avvilimento dello spirito patriotico che dà più tempo si è travagliato a distruggere. Il cangiamento della Costituzione Cisalpina, la persecuzione sofferta da' patrioti, che sostenevano di buona fede il patto della loro indipendenza, e la santità del giuramento prestato alla Costituzione proclamata a' tempi di Bonaparte, gl'intrighi operati della diplomazia, e secondati da un'Ambasciatore, la dimissione del Gen. Brune, e quindi del famoso Gen. Jubert, il malcontento de' più bravi Ufficiali dell'Armata, e de' migliori patriotti d'Italia, la corruzione di molti spiriti deboli, che in queste vicende si abbandonano al favore delle circostanze, ànno paralizzato il genio della libertà, e tolta quella parte di energia, che inspirano la confidenza ne' Generali, e la vera indipendenza de' popoli". La libertà e la speranza di veramente ottenerla à per l'addietro riportate infinite vittorie. Che potrebbe sperarsi dal contrario? I diplomatici non ànno servito che à corrompere lo spirito pubblico. Il bisogno urgente fa di nuovo capire questa gran verità. Nella Cisalpina si sono riaperti i circoli costituzionali, (le sale patriotiche) che erano stati per ordine dell'Ambasciatore medesimo proibiti`. I patrioti sono lusingati dal Governo, per esser poi nuovamente calunniati, proscritti, e sacrificati al partito predominante. Si aspettano altresì de' massimi cangiamenti nell'Armata. Il gran Jubert, che alla bravura di Alcibiade unisce l'onestà di Aristide, è sospirato in tutta l'Italia, come il genio tutelare della dì lei libertà. Dov'è Jubert non può esservi che la vittoria; egli èl'amico de'patrioti, egli è il persecutore de' dilapidatori, egli è il conciliatore de' partiti, egli è il sostegno della gloria Francese, e dell'Italica libertà. Non si spargono lodi, che agli assenti, perchè non si possa dire, che sieno adulazioni quelle de' presenti, che anche le loro gesta mostrano di meritare.

MANTOVA 16 Germile. Sono entrati quest'oggi 2500 prigionieri Austriaci; e se ne aspettano altritanti.

FIRENZE 2 Aprile. Il Commessario del Governo Francese ha ordinato, che gli Amministratori non si prestino a veruna requisizione quando non sia ordinato dal Commessario di guerra coll'approvazione del Generale. Si è trovato in questa ex‑Segreteria il piano delle operazioni militari, che il Granduca dovea fare di concerto cogli altri tiranni d'Italia per discacciarne i Francesi.

Ivi 20 Aprile. Vi è stato un falso allarme per una voce sparsa, che gli Austriaci erano alle porte, che si sono serrate. Non vi è stato alcuna contribuzione, eccetto qui di 300 cavalli per Mantova.

MODENA 18 Germile. L'armata d'Italia ha proclamato Moreau in luogo di Schérer, il quale volle assalire invano Verona, e si è ritirato a Mantova. Vedremo se il D. E. di Francia l'approvi.

PIETROGBURGO 4 Ventoso. L'imperadore ha abolita la carcere pe' debitori, i quali saranno astretti a prestar l'opere del lor mestiere sino alla sodisfazione del debito. (E se non han mestiere? E qual'opera spezialmente da familiare si può senza paga, ed a forza prestare?) Il nostro Ministro a Beffino chiese il passaggio di 4 5 mila uomini, il giorno appresso il Ministro Francese lo chiese per 6 0 m.`.

COPENHAGUE 12 Ventoso. La Russia ci ha domandato i 10 mila uomini, che le dobbiamo in forza de' trattati, ed ha rifiutati i danari.